ciao a tutti
per chi non lo avesse acquistato oggi, vi consiglio di alzarvi molto presto domani mattina e di recuperare (prima della restituzione) una copia dell'inserto
"La Lettura" del Corriere della Sera di oggi 18 novembre
c'è all'interno un interessantissimo e molto intrigante articolo di Irene Alison : "Processo all' Iphone-Photography"
partendo dalla storica decisione del Time di pubblicare in copertina una foto del terribile uragano Sandy (estrapolata dall'intero lavoro commissionato dal Time stesso al fotografo Ben Lowy proprio sull'uragano), foto (per l'appunto) realizzata con un iPhone, e facendo riferimento al pluripremiato lavoro di Lowy sulla guerra di Libia (sempre realizzato con iPhone), si dipana una bellissima discussione sulla "legittimità" e sull' "autorevolezza" di lavori professionali realizzati con i nuovi mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione (iPhone, Hipstamatic, mezzi di "condivisione istantanea delle immagini" etc etc)
(courtesy Time/Lowy)
mi è molto piaciuta una frase di Allen Buick, creatore di Hipstamatic
"ogni generazione è stata documentata con un'estetica e degli strumenti di ripresa diversi, dal Dagherrotipo dell' 800 ai ritratti colorati a mano dei nostri nonni fini alle Kodak usa-e-getta della mia infanzia"
pur restando idealmente ancorato alla "vecchia, tradizionale fotografia" (possibilmente in B&N, e possibilemente lavorata personalmente), mi trovo oggi vicinissimo a questo punto di vista, a questo approccio
come ho sostenuto tante volte in infinite discussioni con amici appassionati di Fotografia, questo è il nostro momento storico, questa è la vita che viviamo oggi, adesso
pur restando affascinati e pur sentendo una quasi dolorosa nostalgia per tutto quello che ha riguardato il nostro recentissimo passato, credo che restare ancorati a tale recentissimo passato solo per motivi ideologici possa essere profondamente sbagliato ed oltremodo limitante
questo è il nostro momento storico, e questi sono i mezzi a nostra disposizione per esprimere il nostro modo di fotografare, il nostro modo di vedere e di registrare il tempo che viviamo
estremamente interessante, a questo proposito, l'intervento del Maestro Mario Dondero, che riporto di seguito
ho avuto l'onore di conoscere personalmente il Maestro Dondero (splendida persona) in occasione della Mostra presso Open Mind (NewOldCamera) : "Mario Dondero e il Cinema : frammenti di una lunga frequentazione", ed ho avuto l'onore del tutto insperato di ricevere in regalo, dal mio amico Ryuichi, due magnifiche foto firmate e dedicate
un ritratto di Yves Montand, attore che adoro, grande amico personale del Maestro Dondero
(courtesy Mario Dondero)
ed un bellissimo ritratto di una giovanissima e splendida Stefania Sandrelli
(courtesy Mario Dondero)
ecco dunque l'importante intervento del Maestro Dondero
come avrete modo di leggere, il Maestro Dondero, pur esprimendo da vero "Maestro della Vecchia Scuola" alcuni dubbi in merito alle nuove tecnologie, ci stimola con dei validissimi punti di vista, ed apre infine uno spiraglio a quello che potrà essere il nostro futuro fotografico (futuro che, in realtà, stiamo vivendo già oggi, adesso)
(courtesy Mario Dondero/Irene Alison/Corriere della Sera)
buona lettura (e buona riflessione) a tutti
