aloha
Ljalja Kuznetsova è una donna Kazaka Musulmana, nata nel 1946 in una piccola città vicino al confine Kazako con la Russia
una piccola città di confine, dove molte popolazioni si incontrano, dove si parlano lingue diverse, dove culture diverse tra loro coesistono
allevata secondo le rigide tradizioni del suo popolo, alla fine degli studi liceali decide di fare un passo avanti
oltre ad essere una brava moglie ed una buona madre, vuole essere qualcosa di più
decide di proseguire gli studi, diventa un ingegnere aeronautico
si innamora, si sposa, ha una figlia, continua a lavorare
nel 1976 l'amatissimo marito muore improvvisamente, resta sola con una bimba da crescere
si sente destabilizzata, annaspa, deve aggrapparsi a qualcosa che impegni la sua mente ed il suo spirito
da sempre affascinata dalla cultura dei Rom del suo Paese, sceglie di inseguire un suo vecchio sogno
quello di scoprire, di comprendere, di conoscere a fondo la cultura di queste popolazioni nomadi
forse solo per un po', giusto il tempo di superare la sua crisi
la macchina fotografica, la Fotografia sono forse il mezzo più adatto alla sua indagine
parte all'inseguimento di questo sogno, lascia il lavoro; in un momento di profonda insicurezza abbandona ogni certezza abbracciando l'ignoto, l'incerto
ma quando si decide di inseguire un proprio sogno non si sa mai fin dove ci si possa spingere
il suo viaggio, iniziato intorno 1978, si protrarrà per tanti tanti anni, alla fine per quasi un ventennio
inizia dunque a viaggiare per le sue terre, si spinge sempre più oltre
è affascinata, catturata dagli spazi immensi, da un orizzonte irraggiungibile, da un nuovo senso di libertà
inizia a produrre, a produrre, non si ferma più
le sue foto cominciano a girare, piacciono, colpiscono
valgono
sono oggetto di studio e di ammirazione nell'ambito dell'
Intelligencija Russa, a Mosca se ne parla tanto
ad un certo punto di questo viaggio accade un fatto inaspettato, imprevedibile
la Fotografa Inge Morath, uno dei miti della Magnum, nel 1989 è a Mosca per una propria mostra
sottopongono alla sua attenzione ed al suo giudizio foto di vari Fotografi Russi; in quel momento storico c'è grande fermento, c'è voglia di aprirsi finalmente al mondo
ci sono grandi, nuove possibilità
fra le tante, nota alcune foto della Kuznetsova
vuole conoscerla, vuole incontrarla
la Morath decide di sponsorizzarla, decide di aiutarla a realizzare un Libro con le sue foto
il progetto, grazie all'impegno della Morath, va avanti e si realizza
le foto della Kuznetsova faranno il giro del mondo, vinceranno premi molto ambiti; ma questo non basterà a fermare la Kuznetsova, che proseguirà il suo viaggio
il Libro è
"
Gypsies, Free Spirits of the Open Steppe"
pubblicato da Thames & Hudson
qui due soluzioni a dei prezzi accessibili
http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&url=search-alias%3Daps&field-keywords=ljalja+kuznetsova&rh=i%3Aaps%2Ck%3Aljalja+kuznetsovahttp://www.deastore.com/book/gypsies-ljalja-kuznetsova-inge-morath-thames-e-hudson-ltd/9780500542200.htmlè un grande, meritatissimo successo
il viaggio attraverso gli Urali, il Kazakistan, Uzbekistan, il Turkmenistan ed oltre, prenderà una sua forma
il Libro è bellissimo, come già detto vincerà ambiti premi
ci sono gli spazi aperti e c'è la vita quotidiana, ci sono le scene familiari e le ricorrenze sociali, c'è la gioia e la malinconia, ci sono l'immensità di quegli orizzonti ed i microcosmi delle famiglie, ci sono i momenti di vita privata e quelli di vita in comune, c'è l'allegria e c'è l'incertezza del futuro
un B&N ricco, contrastato, a tratti duro, a tratti incredibilmente leggero
nelle foto c'è poesia
il tema delle popolazioni nomadi è stato affrontato un po' da tutti i Fotografi, con alterne fortune; è uno dei grandi temi classici della Fotografia
immenso il lavoro di Koudelka, il primo, l'irraggiungibile
ma questo Free Spirits of the Open Steppe aggiunge sicuramente un importante tassello, lo sguardo di una donna ci regala un punto di vista diverso, ricco, compiuto
come già detto, il viaggio della Kuznetsova proseguirà anche dopo
non sai mai quanto lontano può spingerti l'inseguire un tuo sogno