uno dei regali più belli che ho ricevuto per il mio 50° compleanno, e sicuramente il più apprezzato, è stato il Libro che mi ha regalato mio figlio
non era facile trovare un Libro che non avessi già, ma soprattutto un Libro che mi interessasse veramente
lui è riuscito a trovare il Libro giusto, e la cosa mi ha fatto particolarmente piacere
visto l'autore in questione,
Don McCullin, non era semplicissimo
ho infatti molti Libri di questo Fotografo, che ritengo uno dei più grandi Fotografi "che hanno operato sui campi di battaglia" (visto che non ama sentirsi definire "Fotografo di Guerra")
il Libro in questione è
Don McCullin"
La Pace Impossibile"
ed. Skira Photography
http://www.amazon.it/Don-McCullin-Impossibile-fotografie-Photographs/dp/885721401X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1369435363&sr=8-1&keywords=don+mccullin+la+pace+impossibiledi "War Photographers" ce ne sono stati e ce ne sono tantissimi
molti sono quelli che amo, molti hanno raggiunto livelli altissimi nel loro lavoro
ritengo però che soltanto tre al mondo abbiano toccato il massimo livello raggiungibile in questo difficilissimo campo della Fotografia
ci sono e ci sono stati Fotografi che hanno scattato delle foto indimenticabili, delle foto che sono riuscite a mutare, a volte, le sorti di certe guerre
o, quanto meno, ad influenzare le sorti di quelle guerre (vedasi per esempio la tragica foto della bambina vietnamita di Nic Ut, o la foto di Eddie Adams della spia viet cong giustiziata per strada a Saigon)
o ancora, talvolta, a rappresentare con una sola foto il senso della tragedia di una determinata guerra (vedasi per esempio la foto di Dmitri Baltermants scattata sul fronte russo nel 1943)
abbiamo anche alcuni Italiani di grandissimo rilievo, e degli Americani contemporanei di tutto rispetto
soltanto tre però, secondo il mio modestissimo giudizio, sono rimasti coinvolti talmente a fondo in ciò che stavano fotografando da restarne segnati per tutta la vita
e, restandone segnati per tutta la vita, riuscire veramente a trasmettere all'osservatore del loro lavoro nella sua interezza il senso stesso della follia della guerra
Larry Burrows, James Nachtwey, Don McCullin
chi ha letto il Libro autobiografico di
Don McCullin "
Un Comportamento Irragionevole"
http://www.contrastobook...nevole-new-edition.html
potrà meglio comprendere perchè lo stesso McCullin intitolò uno dei suoi Libri "Sleeping with the Ghosts"
ma veniamo finalmente a questo bellissimo "
La Pace Impossibile"
si tratta di una approfondita e completa panoramica sulla vita e sul lavoro di questo eccezionale Fotografo
dopo una eccellente presentazione di Sandro Parmiggiani, ed una ancora più interessante intervista a McCullin dello stesso Parmiggiani, passando attraverso una varia ed accurata antologia di note su McCullin di altri Fotografi, di Critici, di Scrittori, si inizia una panoramica che va dal 1958 al 2011
una frase della presentazione di Parmiggiani colpisce immediatamente, e rende perfettamente l'idea della profondità dell'indagine Fotografica, durata una vita intera, di McCullin
"McCullin ha catturato i cuori di tenebra delle guerre"
è racchiuso qui il senso dell'indagine di McCullin nel baratro dell'animo umano
la ricerca di quel "cuore di tenebra" che purtroppo si annida in ognuno di noi
McCullin inizia il suo lavoro da autodidatta, in situazione familiare ed economica difficile
perde il padre ancora molto giovane, abbandona gli studi, inizia a lavorare, si rende conto che la Fotografia è la sua strada, e quella strada percorrerà fino in fondo
fino a restarne segnato, nel corpo (a causa di gravi ferite riportate in teatri di guerra) e nello spirito (dovrà più volte ricorrere a specifiche cure per combattere i suoi "ghosts")
inizia da ciò che lo circonda, l'Inghilterra mineraria, operaia, realizzando dei lavori che lo mettono immediatamente in luce
ha un'intuizione nel momento in cui viene a sapere dell'inizio della costruzione del Muro di Berlino; documenterà in maniera magistrale quell'evento che cambierà il mondo
nel '64 è a Cipro per documentare la Guerra Civile, nel '64 e '65 in Congo
è iniziato il suo viaggio alla ricerca del "cuore di tenebra"
da quel momento sarà in India, in Viet Nam, in Israele, ancora in Viet Nam
il suo nome diventa famoso
viene chiamato a fotografare i Beatles, ma poco dopo è già in Biafra (indimenticabile la foto dell'ufficiale che parla ad un suo soldato, ormai morto)
nel '70 è di nuovo in Viet Nam, e poi in Cambogia
nel '71 inizia a documentare la tragedia Irlandese, torna in India, senza mai abbandonare il suo progetto sulle classi sociali Inglesi più disagiate
è in Libano nel '76, fotografa la crisi mineraria Inglese della fine degli anni '70
negli anni '80 è ancora in Libano, poi il corto circuito, è troppo
inizia a viaggiare per l'India, decide di dedicarsi al paesaggio
innanzi tutto della sua campagna Inglese, ma anche in altre parti del mondo
deve rappacificarsi con se stesso e con il mondo, ed è sempre nella Fotografia che ricerca questa pace
le sue nature morte ed i suoi paesaggi, come sempre stampati personalmente con estrema cura, sono cupi, scuri, carichi
eppure affascinanti, pieni
come dicevo intraprende dei lunghi viaggi in India, dove fotografa genti e luoghi
sempre in questa chiave molto cupa, che non lo abbandona mai
nel 2000 affronta il delicatissimo problema dell' AIDS nei paesi Africani, ed ancora una volta realizza dei lavori unici
alla fine degli anni 2000, riprendendo un vecchio progetto del quale aveva discusso tanti anni prima con Bruce Chatwin, si dedica ad un interessantissimo lavoro sulle rovine Romane in Libano, in Siria, in Marocco
McCullin si è anche dedicato a lavori sui set di film molto importanti, è venuto a contatto, ha ritratto, ha stretto profonde amicizie con artisti, scrittori, registi, poeti; il meglio della cultura del suo tempo
ed è egli stesso incredulo del fatto che una persona partita da una situazione difficilissima e, come già detto, da completo autodidatta, sia potuta venire in contatto con personaggi così rilevanti per la cultura del suo e del nostro tempo
c'è una sua frase che colpisce particolarmente, e che dovrebbe fare da viatico a tutti coloro che si avvicinano, con spirito umile, alla Fotografia
"costretto ad abbandonare gli studi, i Libri di Fotografia dei grandi autori diventarono la mia università"
vi lascio con l'invito a riflettere su questa frase, su questo concetto
alla prossima